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In questo volume, sono raccolti i testi: "La mia cella frigorifera" (2011), in cui l'autore sembra aver voluto disegnare il suo teatro, sui ritmi della soap opera, lasciando molto spazio alla giocosità. La scrittura di cui Pommerat si serve e, attraverso la quale intreccia le fila della storia, è caratterizzata da componenti di suspense e profonda umanità; "La grande e favolosa storia del commercio" (2012), in cui ritroviamo tutti gli elementi del celebre racconto del vitello d'oro, rivisitato in chiave moderna. Ancora una volta, con Pommerat, nessuna denuncia, nessun giudizio morale. Quel che l'autore vuol mettere in luce, è solo la prigione in cui sono rinchiusi gli individui assoggettati da un "sistema"; "La riunificazione delle due Coree" (2013), in cui la storia si snoda attraverso venti episodi indipendenti che traggono spunto dal concetto di unificazione geografica per presentare l'impossibilità di riunificazione di due metà di un unico elemento, di un unico stato d'animo: il sentimento d'amore, presenza costante di ogni dimensione interiore della vita umana.